Apollo 11 – 47 anni dopo
Siamo
giunti al 47° anniversario della missione Apollo 11, ma l'emozione
non si è ancora sopita. Ad oggi resta il viaggio più
importante mai intrapreso dall'uomo, solo un viaggio verso Marte
potrà eguagliarlo o superarlo.
L'uomo
ha dimostrato che come specie è disposto a completare il suo
processo evolutivo anche in ambienti completamente diversi da quelli
in cui cui si è evoluto. A mio personalissimo parere, il l 20
luglio del 1969, la curva dell’evoluzione umana ha preso una nuova
direzione.
Spesso
riguardo filmati, documenti, interviste e fotografie... In
particolare quelle scattate con i protagonisti dell'epico viaggio.
Neil
Armstrong ci ha lasciati nel 2012, Michael Collins dopo la perdita
della moglie Pat, si è ritirato (ad eccezione di rari eventi) ed
oggi viene considerato un vero eremita, l'unico che appare spesso in
pubblico è Buzz Aldrin, pilota del modulo lunare, secondo uomo a
camminare sulla luna e convinto sostenitore del viaggio verso Marte.
Tre
uomini completamente diversi, ma accomunati dal più grande viaggio
che uomo abbia mai intrapreso: quello alla volta di un'altro corpo
celeste.
Neil
Armstrong, primo uomo a camminare sul nostro satellite naturale, l'ho
incontrato in diverse occasioni, la prima nel 2009.
Di
lui si è detto tutto, ma a volte ho sentito dire che era introverso,
scontroso, poco socievole, posso smentire chi pensa che fosse un uomo
incapace di relazionarsi con la gente, tutt'altro! Era ironico,
simpatico, capace di catturare il pubblico, un fine oratore,
stimato e amato da tutti i colleghi.
Lasciata
la NASA ha insegnato per il resto della sua vita. Un riferimento per
i suoi colleghi e per tutta la NASA. Un uomo non comune. L'uomo
giusto da inviare a nome di tutta l'umanità.
Mi
manca l'emozione che provavo quando gli stringevo la mano o quando mi
sorrideva cercando di comprendere le mie parole in un inglese
sgrammaticato... Sempre attento al suo interlocutore.
Conoscerlo
personalmente è stato per molti anni la mia ossessione, parlare o
scrivere di lui senza averlo conosciuto non avrebbe avuto senso.
Un
giorno mi disse: "La luna? Un luogo unico, te lo consiglio!".
Questo
era Neil Armstrong.
Ricordarlo
mi emoziona sempre, non solo per quello che ha
rappresentato per la mia vita spesa a raccontare la loro impresa.
Alle conferenze spesso mi chiedono: Perché racconti sempre la
loro storia?
“Per
le nuove generazioni e perché nessuno dimentichi!"
Luigi
Pizzimenti
Siamo
giunti al 47° anniversario della missione Apollo 11, ma l'emozione
non si è ancora sopita. Ad oggi resta il viaggio più
importante mai intrapreso dall'uomo, solo un viaggio verso Marte
potrà eguagliarlo o superarlo.
L'uomo
ha dimostrato che come specie è disposto a completare il suo
processo evolutivo anche in ambienti completamente diversi da quelli
in cui cui si è evoluto. A mio personalissimo parere, il l 20
luglio del 1969, la curva dell’evoluzione umana ha preso una nuova
direzione.
Spesso
riguardo filmati, documenti, interviste e fotografie... In
particolare quelle scattate con i protagonisti dell'epico viaggio.
Neil
Armstrong ci ha lasciati nel 2012, Michael Collins dopo la perdita
della moglie Pat, si è ritirato (ad eccezione di rari eventi) ed
oggi viene considerato un vero eremita, l'unico che appare spesso in
pubblico è Buzz Aldrin, pilota del modulo lunare, secondo uomo a
camminare sulla luna e convinto sostenitore del viaggio verso Marte.
Tre
uomini completamente diversi, ma accomunati dal più grande viaggio
che uomo abbia mai intrapreso: quello alla volta di un'altro corpo
celeste.
Neil
Armstrong, primo uomo a camminare sul nostro satellite naturale, l'ho
incontrato in diverse occasioni, la prima nel 2009.
Di
lui si è detto tutto, ma a volte ho sentito dire che era introverso,
scontroso, poco socievole, posso smentire chi pensa che fosse un uomo
incapace di relazionarsi con la gente, tutt'altro! Era ironico,
simpatico, capace di catturare il pubblico, un fine oratore,
stimato e amato da tutti i colleghi.
Lasciata
la NASA ha insegnato per il resto della sua vita. Un riferimento per
i suoi colleghi e per tutta la NASA. Un uomo non comune. L'uomo
giusto da inviare a nome di tutta l'umanità.
Mi
manca l'emozione che provavo quando gli stringevo la mano o quando mi
sorrideva cercando di comprendere le mie parole in un inglese
sgrammaticato... Sempre attento al suo interlocutore.
Conoscerlo
personalmente è stato per molti anni la mia ossessione, parlare o
scrivere di lui senza averlo conosciuto non avrebbe avuto senso.
Un
giorno mi disse: "La luna? Un luogo unico, te lo consiglio!".
Questo
era Neil Armstrong.
Ricordarlo
mi emoziona sempre, non solo per quello che ha
rappresentato per la mia vita spesa a raccontare la loro impresa.
Alle conferenze spesso mi chiedono: Perché racconti sempre la
loro storia?
“Per
le nuove generazioni e perché nessuno dimentichi!"
Luigi
Pizzimenti
Con Neil Armstrong (Cape Canaveral 2011) |
Smithsonian Museum Washinghton (John Glenn lecture 2009, 40th Apollo 11) |
Con Buzz Aldrin (Londra 2007) |
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