Pillole di Apollo: Un sito sacro della Storia del Mondo
Quando
il 21 luglio 1969 alle 05:54, gli astronauti americani Buzz Aldrin e
Neil Armstrong hanno lasciato la Luna, alle loro spalle sul terreno
arido sono stati abbandonati più di 100 oggetti a testimoniare l'arrivo
dell'uomo. Fra i diversi oggetti anche quattro contenitori di urina,
diversi sacchetti di vomito, una fotocamera Hasselblad, due paia di
sovra-scarpe lunari oltre al modulo di discesa e molto altro ancora.
Ricercatori
della California hanno registrato i resti della
missione Apollo 11 nel cosiddetto Mare della Tranquillità come una
"risorsa storica". La designazione ha dato una spinta a
una disciplina accademica che era stata considerata irrilevante fino
ad ora: l'archeologia spaziale.
Beth O'Leary, un antropologo della New Mexico State University e co-fondatore del Legacy Project lunare ha dichiarato: "E' giunto il momento di riconoscere l'importanza di questi siti per
l'intera umanità". O'Leary e i suoi colleghi hanno stilato una mappa che identifica
gli oggetti lasciati presso il sito di atterraggio, nonché un elenco
completo della “spazzatura” di Apollo 11.
Gli
archeologi lunari sono preoccupati che le future missioni, forse
i turisti lunari, potrebbero fare bottino o persino distruggere
questo "luogo sacro della storia del mondo."
Tranquillity Base |
Provate
ad immaginare qualcuno alla guida di un rover che passa sulle prime impronte di Neil Armstrong. I manufatti della missioni umane sulla
Luna hanno urgentemente bisogno di protezione ufficiale, altrimenti
prepariamoci a vedere un giorno i pezzi di Apollo 11 in
vendita su eBay.
Le
vaste distese del sistema solare sono già un museo extraterrestre
della tecnologia umana, con un inventario di migliaia di tonnellate
di spazzatura spaziale. Marte, per esempio, è sede di un'intera
flotta dei leggendari Rover. Nel 1995, la sonda Galileo della NASA è
scesa con un paracadute nell'atmosfera di Giove. Tuttavia, ha perso
rapidamente il suo valore archeologico quando si è frantumata sotto 22 bar
di pressione. Anche se i singoli frammenti fossero sopravvissuti allo
schianto, sono probabilmente perduti per sempre.
Le
condizioni favorevoli che offre il nostro satellite naturale, data la sua
relativa vicinanza, renderebbe fruibili da un eventuale visitatore
circa 100 tonnellate di rottami metallici e di altri materiali che
sono in attesa di essere catalogati dai custodi del nostro patrimonio
culturale spaziale.
Gli
oggetti più interessanti sono i resti della sonda sovietica Lunik
che si schiantò contro la Luna di a circa 12.000 chilometri all'ora
nel 1959; decine di piccoli emblemi sovietici sono stati rilasciati
dalla sonda poco prima dell'impatto; il primo veicolo lunare, giunto
sulla luna con la missione Apollo 15 nel 1971, è ora parcheggiato
vicino alla Hadley Groove; e, infine, la pallina da golf che
astronauta statunitense Alan Shepard ha colpito e fatto volare per
circa 300 metri con una ferro – sei nelle vicinanze del cratere Fra
Mauro il 6 Febbraio 1971 - non male per un colpo con una sola mano in
una ingombrante tuta spaziale.
Apollo 15: David Scott e il Lunar Rover |
I
resti della leggendaria Apollo 11 comprendono: una replica in oro di
un ramo di ulivo lasciato molto vicino al modulo di atterraggio, così
come un riflettore laser, un misuratore sismico e due zaini di
sopravvivenza. Tutto è presumibilmente ben conservato, perché
l'assenza di aria preserva gli oggetti. Vi domanderete perché Aldrin
e Armstrong hanno lasciano i materiali sulla Luna?
Gli
era stato ordinato di lasciare le cose non importanti per il proseguo
della missione, perché dovevano creare un spazio di carico per
campioni di terreno polveroso e le rocce lunari. (Che ovviamente
avevano una massa). La bandiera degli Stati Uniti e la placca sulla
zampa del modulo lunare erano state pensate per restare comunque
sulla Luna.
Gli
archeologi lunari temono che il Mare della Tranquillità alla fine
sarà trasformato in un luna park per i turisti spaziali: ricchi avventurieri potrebbero presto visitare la Luna e, nel loro
tute spaziali dissacrare il luogo di atterraggio. Immaginate cosa accadrebbe se gli astronauti cinesi decidessero di riportare a casa il sistema di supporto vitale di Aldrin o le sovrascarpe di Armstrong?
Inoltre, tutti vorrebbero essere fotografati in piedi davanti alla
bandiera degli Stati Uniti!
Tutto
questo sembra “fantascienza”, ma prima o poi qualcuno tornerà
sulla Luna e vorrà vedere con i propri occhi dove l'uomo posò i
piedi per la prima volta. Quel giorno quegli uomini, senza saperlo,
entreranno in un sito sacro della Storia del Mondo.
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