I primi passaggi ravvicinati: Da Mercurio a Plutone.


I primi passaggi ravvicinati: Da Mercurio a Plutone. L'umanità è ormai a solo un giorno di distanza dal completamento della ricognizione iniziale del nostro sistema solare. 


Dopo un viaggio durato nove anni, New Horizons, la sonda robot della NASA volerà vicino a Plutone alle 11.49 GMT di domani Martedì 14 luglio 2015.

La sonda grande quanto un pianoforte, viaggia a 49,6 mila chilometri all'ora e si trova a circa 5.000 milioni km di distanza dalla Terra, arriverà fino a 12.500 chilometri del pianeta nano, volando abbastanza vicino a Plutone, tanto vicino che se New Horizons si trovasse alla stessa distanza dalla Terra, la sua macchina fotografica non solo vedrebbe Milano, ma anche il bacino dell'Idroscalo.
Per coincidenza, lo stesso giorno in cui New Horizons raggiungerà Plutone sarà anche il 50° anniversario del primo flyby di Marte. Il 14 luglio del 1965, la sonda della Nasa Mariner 4 ha inaugurato la nostra esplorazione del Pianeta Rosso e fu il secondo mondo visitato nella nostra continua ricerca per visitare i Pianeti del nostro sistema solare.

Rappresentazione artistica della sonda New Horizons mentre si avvicina Plutone e le sue lune per il flyby del 14 luglio (JHUAPL / SwRI)

Il primo pianeta ad essere visitato da una sonda è stato Venere. Il Mariner 2 della NASA è la prima missione a restituire i dati da un altro pianeta quando volò vicino a Venere il 14 dicembre 1962. La sonda di forma esagonale, con il suo albero a forma di piramide, doppi pannelli solari rettangolari e una grande antenna parabolica, è arrivata a 35000 km dal secondo pianeta più vicino al nostro Sole.

Mariner 2 ha fatto una serie di scoperte sul nostro pianeta gemello, tra cui una lenta rotazione retrograda, le sue temperature superficiali calde e la sua estesa e costante copertura nuvolosa.

Il 29 marzo 1974, Mariner 10 è arrivato vicino al pianeta più interno del nostro sistema solare. Nonostante i problemi meccanici la sonda di forma ottagonale, durante i suoi tre flyby del pianeta, ha rivelato il campo magnetico di Mercurio e la sua anima metallica

A differenza di Venere, Mercurio è stata visitata da una sola sonda ad oggi, la sonda della NASA Messenger, che ha volato vicino al pianeta tre volte nel 2008 e nel 2009, prima di arrivare in orbita nel 2011.

Immagine composita di Mariner 10 e Mercurio ripreso dalla sonda Messenger nel 2011. (NASA / JHUAPL / Carnegie)

La prima sonda che ha eseg un fly-by di Giove (a 130.000 km dal Pianeta) fu la Pioneer 10, il 4 dicembre del 1973, seguita dalla Pioneer 11 un anno più tardi. Le due sonde permisero di ottenere le prime immagini ravvicinate dell'atmosfera, delle nubi gioviane e di alcuni suoi satelliti, nonché la prima misurazione del suo campo magnetico.





La seconda missione verso Giove è stata anche la prima a visitare Saturno.

Rappresentazione artistica di Pioneer 11 del 1979 flyby di Saturno. (NASA)

Pioneer 11 arrivò al pianeta degli anelli a una distanza di 21000 km. Il 1 settembre 1979. La sonda ha scoperto un nuovo anello ("F") e una luna nuova (Epimeteo) e orbitando intorno a Saturno, ha registrato la sua temperatura globale.

Dopo aver incontrato Giove e Saturno nel 1979 e nel 1981, rispettivamente, la Voyager 2 ha volato verso Urano arrivando alla minima distanza di 81.500 km. il 24 gennaio 1986.
La sonda interplanetaria ha scoperto 10 lune e nuovi anelli, così come il campo magnetico insolito. t

Voyager 2 è poi proseguita verso l'esterno, passando da Nettuno il 25 agosto 1989. Al suo massimo avvicinamento, la sonda è giunta a 40.000 chilometri del mondo blu. Voyager 2 ha rivelato la "Grande Macchia Scura" (che da allora è scomparsa) e osservato la luna di Nettuno, Tritone.




Dipinto di flyby della Voyager dei pianeti esterni. (NASA / Don Davis)
Quando Mariner 2, Mariner 10, Pioneer 10, Pioneer 11 e Voyager 2 hanno fatto i primi flyby dei rispettivi mondi, Plutone era ancora considerato il pianeta finale non ancora esplorato. Ora riclassificato come pianeta nano, Plutone resta - almeno per un giorno - l'ultimo  dei mondi da visitare.

New Orizzont, domani dopo 50 anni, non completa solo la ricognizione del nostro sistema solare, ma per gli scienziati che ne curano l'incredibile e lungo viaggio: “Siamo alla fine dell'inizio!”.



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