Ennesima bufala sul Programma Apollo
Ogni tanto ritornano alla carica. Generalmente leggo, sorrido e vado oltre perché non ho tempo per repliche o sbufalate, ma stanno oltrepassando il limite. Parlandone con Paolo Attivissimo, il noto Disinformatico, questa volta credo sia doveroso intervenire per fare ordine.
Il Programma Apollo non smette mai di sorprenderci. Purtroppo spesso sorprende i giornalisti meno accorti che riprendono e traducono articoli internazionali senza appurarne le fonti, senza interpellare i protagonisti, ma cercando solamente di fare colpo sui lettori meno avveduti o alimentando i pochi complottisti rimasti dopo il duro colpo ricevuto dalle fotografie inviate dalla sonda LROC. E' dalla pubblicazione di quelle splendide immagini che non rispondo più alle continue provocazioni. L'amico Attivissimo, lo ha fatto addirittura scrivendo un libro: "Luna, Sì, ci siamo andati!" Nel suo articolo di oggi: "Suoni segreti captati dagli astronauti lunari? Repubblica, Il Giornale, La Stampa rifilano balle ai lettori" Attivissimo fa un'attenta disamina dei fatti, con citazioni e precisi riferimenti, chiamando a rispondere gli autori delle "balle" rifilate agli ignari lettori.
Tutto è iniziato con l'articolo riportato da The Huffigton post "Lost Tapes Reveal Apollo Astronauts Heard Unexplained ‘Music’ On Far Side Of The Moon".
Se l'autore dell'articolo pubblicato sul Giornale di domenica 22 febbraio 2016, avesse provato a parlare con Eugene Cernan o Alfred Worden, cosa che mi capita di fare spesso, avrebbe certamente evitato di scrivere di fatti già conosciuti negli anni settanta, senza la necessità di attendere l'apertura dei fantomatici archivi segreti della NASA. Infatti le registrazioni audio della missione sono sempre state disponibili presso il National Archives a partire dai primi anni 1970. I suoni o i segnali che ascoltarono non erano altro che interferenze VHF, gli stessi sibili ascoltati anche in altre missioni.
Alfred Worden nell'intervista non parla di alieni né fa dichiarazioni sensazionalistiche, parla di suoni ascoltati anche in altre missioni perché la luna ha una sua magnetosfera che interferisce con le comunicazioni. Il montaggio ad arte del video fa il resto.
Entro nei centri NASA da molti anni, mi hanno aperto qualsiasi porta, ho parlato con praticamente tutti gli astronauti del Programma Apollo. Non c'è più niente da scoprire, semmai da approfondire. I nastri trascritti sono disponibili da tempo. Spesso le frasi degli astronauti vengono "estrapolate ad arte" per costruire notizie inesistenti. In particolare da programmi televisivi che rasentano il ridicolo e che incredibilmente vengono presi sul serio dalla gente!
- Apollo 11, Michael Collins: C'è uno strano rumore nel mio auricolare, un suono inquietante woo-woo".
- Apollo 15: Dave Scott, durante la risalita dal suolo lunare: "... suona quasi come il fruscio del vento."
Alfred Worden nell'intervista non parla di alieni né fa dichiarazioni sensazionalistiche, parla di suoni ascoltati anche in altre missioni perché la luna ha una sua magnetosfera che interferisce con le comunicazioni. Il montaggio ad arte del video fa il resto.
Alfred Worden |
E' mai possibile che si pubblichino bufale senza nessun riscontro scientifico? Sono stufo di rispondere in prima persona a domande generate da lettori, che perplessi, mi scrivono se ciò che hanno letto è vero. Per favore: rivolgetevi direttamente a chi scrive cose non vere e non confermate. Esistono una miriade di missioni spaziali in corso e tante in preparazione, lasciate perdere il Programma Apollo e parlate di attualità, magari andando sul posto, verificando le notizie di persona.
Perchè cercare sempre qualcosa che non esiste per parlare a "sproposito" del Programma Apollo? Perché ci sono giornalisti che scrivono di cose che non conoscono? Perchè parlano di persone che non hanno mai conosciuto? Perchè una volta tanto non prendono la valigia e vanno di persona a chiedere come sono andate le cose?
Ve lo dico io: perché costa fatica, denaro e tanto lavoro e poi ci vuole passione, tanta passione e solitamente chi scrive queste bufale: tempo e passione non ne ha, ma deve semplicemente riempire uno spazio vuoto.
Ve lo dico io: perché costa fatica, denaro e tanto lavoro e poi ci vuole passione, tanta passione e solitamente chi scrive queste bufale: tempo e passione non ne ha, ma deve semplicemente riempire uno spazio vuoto.
E giusto per mettere i chiodi sulla "bara" di chi scrive senza avere dubbi... Ho immediatamente interpellato il protagonista dell'intervista presa come spunto per gli articoli incriminati. Alfred Worden, pilota del Modulo di Comando durante la missione Apollo 15 mi ha risposto così: "Quello che ho detto è che non c'è nessun modo per confermare o negare qualcosa che e' successo più di 40 anni fa. Ci sono parecchie storie che girano intorno al Programma Apollo, e nessuna è stata mai confermata (che io sappia). Tuttavia, è difficile affrontare qualcosa senza prove. Il mio pensiero è che vorrei credere alle storie se potessi ottenere delle prove concrete, come un pezzo di materiale, che potrebbe essere analizzato come qualcosa che non si trova qui sulla terra. In mancanza di ciò sono molto dubbioso su quanto asserito dalla trasmissione televisiva e dai giornali. Fino a quando un UFO non diventa un IFO, non posso dare alcuna veridicità alle rivelazioni di cui si sente parlare".
In sostanza, come già sapevo e come d'altronde dichiarano gli astronauti del programma Apollo, anche se il compianto Edgar Mitchell, sperava di scoprire un segnale evidente dell'esistenza di civiltà aliene, ad oggi non esiste nessuna evidenza di questi segnali alieni, di navi aliene, urla nello Spazio... Nulla di tutto ciò. Almeno fino a quando qualcuno presenterà delle prove certe e scientificamente attendibili.
Copyright: Luigi Pizzimenti
Nel mio libro Progetto Apollo l'intervista rilasciata da Edgar Mitchell.
Commenti
Ho avuto il piacere di conoscerti a Volandia per "ti porto la luna 2015". In quella occasione ho visto tutta la passione che hai dentro e ti ringrazio di aver sempre voglia di regalarcene un po'.