Pillole di Apollo: Il Docking
Rimozione della sonda durante il training |
La manovra andava effettuata più volte: la prima quando le capsule si trovavano in prossimità della Terra, il docking era necessario per estrarre il LM dal terzo stadio del SaturnV. La seconda manovra era lo sgancio del LM in orbita lunare per la discesa dei due astronauti, la terza era il docking in orbita lunare dopo l'escursione sul suolo lunare e infine lo sgancio del modulo di risalita del LM.
Il sistema di docking era complesso come tutte le operazione per arrivare e scendere sulla Luna, ed era composto da numerose parti. La sonda vera e propria era montata nel tunnel di docking del CM, mentre il cono in cui si inseriva la sonda era montato nel tunnel di docking del LM.
Il CM una volta raggiunta la minima distanza dal LM, estendeva la sua sonda per inserirsi nel cono del LM, questo guidava la sonda fino a quando non era adeguatamente centrata, quindi avveniva la "cattura" per mezzo di tre piccoli ganci chiamati "Latch" (vedi foto in basso). La sonda veniva in seguito richiamata e 12 chiavistelli bloccavano saldamente le due capsule.
Una volta controllata la solidità dell'aggancio, nel CM veniva tolto il portello del tunnel e rimossa la sonda di docking. Questa manovra permetteva di accedere al tunnel e aprire il portello del LM.
Nella storia delle missioni Apollo, ci furono momenti di tensione al Controllo Missione di Houston, quando l'astronauta Stuart Roosa, pilota del CM durante Apollo 14, dovette tentare il docking ben sei volte per riuscire ad agganciare il LM ed evitare l'annullamento della missione... E con molta probabilità, la chiusura del Programma Apollo.
Dopo Apollo 13, l'opinione pubblica non avrebbe accettato un nuovo fallimento.
Analisi dei tentativi di docking durante Apollo 14 Credit:Apollo Lunar Surface Journal |
L'anello originale di Apollo 14.
La sonda chiusa
La sonda estesa
La sonda e il cono del LM durante i test. |
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